Giappone, dimezzati investimenti in Titoli di Stato Usa: come mai?
In vista del processo di irrigidimento monetario e continua normalizzazione dei tassi di interesse in Usa, la domanda per il debito americano sta calando progressivamente. Lo dimostra un dato su tutti: in un solo mese il Giappone ha dimezzato di fatto gli acquisti di Treasuries, le obbligazioni governative statunitensi. La Federal Reserve si appresta a ridurre il suo bilancio ‘monstre’ da 4.500 miliardi di dollari e a dicembre dovrebbe con ogni probabilità alzare per la terza volta quest’anno i tassi guida.
Gli investitori hanno comprato 597,7 miliardi di yen (5,3 miliardi di dollari circa) di titoli sovrani americani a lunga scadenza in agosto, una percentuale in calo del 54% rispetto a luglio. Lo dicono i dati del ministero delle Finanze del Giappone. Alla luce della posizione più aggressiva che potrebbe assumere la Bce nella riunione di ottobre, anche l’appetito per il debito europeo va scemando. Dopo gli acquisti significativi di luglio, gli investitori del Giappone sono risultati venditori netti di Bond tedeschi e francesi il mese successivo.
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Seduta perlopiù positiva per le borse europee. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,2% a 33.294 punti
Wall Street apre in positivo, con Nvidia che registra un aumento del 4,8% dopo un inizio negativo nel premercato. Il titolo ha raggiunto un nuovo record, mentre le tensioni tra Russia e Occidente continuano a influenzare i mercati. Inoltre, l’attenzione è rivolta alle prossime decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse.
Sarà operativo entro la fine del 2026 e andrà ad aggiungersi agli altri 16 già esistenti
Negli Stati Uniti, il numero di lavoratori che hanno richiesto per la prima volta i sussidi di disoccupazione è diminuito a 213.000, il valore più basso da maggio. Le aspettative erano di 220.000 richieste. Il totale dei lavoratori che ricevono sussidi è invece aumentato leggermente, raggiungendo 1.908.000 unità.