Giappone, tassi a 10 anni negativi: prima volta nella storia
Per la prima volta nella loro storia, i titoli di Stato a dieci anni del Giappone offrono rendimenti negativi sui mercati. È la conseguenza anomala della decisione inattesa della Banca centrale (BOJ) di ridurre i tassi di interesse sotto zero. Ormai ad avere tassi negativi sul secondario sono paesi che rappresentano un quarto del Pil mondiale.
Aumentando le commissioni che devono pagare per poter parcheggiare denaro presso i forzieri dell’istituto di credito centrale, l’intento dei policymaker giapponesi è quello di motivare le banche ad abbassare gli interessi e prestare di più a famiglie e imprese. Alcuni analisti temono però che la mossa si possa rivelare un boomerang, andando a colpire la reddittività delle banche in un periodo ancora di crisi.
Citigroup, che ha tagliato a Sell i rating sulle tre principali banche del Giappone, Mitsubishi UFJ, Sumitomo Mitsui Financial e Mizuho, si aspetta “pressioni pesanti sugli utili”. Il calo dei tassi di interesse sui prestiti e sui bond è destinato a peggiorare i conti di bilancio delle banche.
(Immagine: Investing.com)
Breaking news
Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.