GIMME5: risparmiare investendo su un fondo PIR a partire da pochi euro
Risparmiare investendo su un fondo PIR a partire da pochi euro, attraverso un Piano di Accumulo dinamico e libero da qualsiasi vincolo di importo o durata tipici dei PAC tradizionali.
Questa la proposta lanciata da GIMME5, la soluzione digitale per risparmiare investendo anche piccole somme. Da oggi i clienti potranno accedere ai fondi PIR AcomeA Italia (azionario) e AcomeA Patrimoni Esente (flessibile). Con Gimme5 viene quindi ulteriormente “democratizzato” l’accesso ai PIR che per la prima volta saranno accessibili tramite APP e a partire da 5 euro con un piano d’accumulo del tutto libero e flessibile.
Il cliente Gimme5 può infatti attivare un PAC su un fondo PIR a partire da piccolissime somme, libero da qualsiasi vincolo di importo o di durata e del tutto dinamico rispetto ai PAC tradizionali potendo impostare, attraverso semplici regole automatiche, investimenti ricorrenti o decidere in aggiunta di effettuare versamenti liberi a seconda del periodo e della disponibilità di risparmio.
Gimme5 è da sempre in prima linea nella promozione di iniziative che incentivano e agevolano il risparmio. In quest’ottica abbiamo voluto rendere alla portata di tutti anche i PIR, soluzioni sicuramente interessanti – sia per il loro aspetto “sociale” di sostegno alle PMI, che per l’orizzonte di lungo periodo adatto all’investitore – in particolar modo se approcciati attraverso piccole contribuzioni periodiche. Abbiamo formulato una modalità di accumulo digitale e flessibile, proprio in linea con il nostro DNA. I PIR rappresentano inoltre un importante stimolo per l’economia reale del nostro Paese e, soprattutto in questo particolare momento, permettono anche al piccolo risparmiatore di contribuire, anche con piccole somme, al supporto del Made in Italy” così Flavio Talarico, Head Of Product di Gimme5.
Breaking news
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.
Le borse cinesi chiudono in negativo a causa della cautela sui mercati globali, influenzata dall’approccio della Federal Reserve sui tassi. L’indice Hang Seng perde lo 0,5%, mentre Shanghai segna un calo dello 0,36%. Anche Sydney e Seul registrano performance negative.