Giovani e investimenti: gli italiani preferiscono le azioni, ma cresce interesse per Bitcoin&co
I giovani italiani preferiscono ancora le azioni ma 6 su 10 credono nel potenziale delle criptovalute. Nel dettaglio, secondo una ricerca commissionata da WisdomTree, oltre un quarto dei giovani italiani (29%) tra i 18 e i 30 anni investe la maggior parte del proprio denaro in titoli azionari, sebbene il 28% degli intervistati ritenga che le criptovalute saranno i principali driver di rendimento degli investimenti di lungo termine. Con i tassi d’interesse ai minimi storici e l’inflazione in aumento, circa il 24% dei giovani italiani deposita la maggior parte dei propri risparmi in conti tradizionali, senza ottenere rendimenti reali.
Con i conti di risparmio ai minimi storici, i giovani italiani sembrano essere alla ricerca di titoli azionari e asset class più rischiose per generare rendimenti. La sovraperformance delle criptovalute, rispetto ai conti deposito e ai mercati azionari, sembra avere rafforzato la propensione all’investimento dei giovani italiani, il 61% dei quali ha già investito o sta pensando d’investire in criptovalute in futuro.
Prevale la voglia di più formazione in tema di cripto
Nonostante la voglia di investire in criptovalute non manchi, il 45% dei giovani italiani mostra ancora una certa prudenza nei confronti di questa nuova asset class non regolamentata, dichiarando di non capire come funziona. Il timore è che le scarse conoscenze possano esporre il capitale investito a un rischio maggiore. Tuttavia, i giovani italiani vogliono saperne di più sulle criptovalute. Infatti, ben il 56% degli interpellati esprime interesse ad approfondire la materia con la prospettiva di investimento o per poter acquistare una quantità maggiore di criptovalute. Attualmente è YouTube (36%) il canale più comune tramite cui i giovani italiani accedono alle informazioni sulle criptovalute.
“I giovani italiani stanno prendendo in considerazione alternative più rischiose ai conti di risparmio, in grado di fornire rendimenti superiori all’inflazione. Sebbene le criptovalute abbiano guadagnato popolarità negli ultimi anni, data la forte sovraperformance rispetto ad altre asset class, è fondamentale che gli investitori, di tutte le età, capiscano cosa sono e come funzionano, per identificarne rischi e opportunità”, sottolinea Jason Guthrie, head of digital assets in Europ per, WisdomTree. “Si tratta di un’asset class giovane, volatile, attualmente non regolamentata. Di conseguenza, è fondamentale informarsi da fonti affidabili prima di prendere qualunque decisione d’investimento. Accedere esclusivamente alle informazioni finanziarie presenti su YouTube o su altre piattaforme social potrebbe incoraggiare le persone ad assumere rischi maggiori, ad indebitarsi o a inseguire i rendimenti ottenuti da altri, tutti comportamenti che potrebbero portare a un’esperienza negativa.”
Dalla ricerca emerge inoltre che i principali fattori che incoraggerebbero i giovani a investire in criptovalute includono cali del prezzo e opportunità “buy the dip” (34%), la possibilità di effettuare transazioni con criptovalute (34%), e infine la conoscenza dei loro fondamentali (30%). Nonostante la recente attenzione dei media su personaggi di alto profilo che investono in criptovalute, solo il 16% degli intervistati prenderebbe in considerazione l’investimento sulla base del loro esempio.
Il sondaggio ha anche mostrato che la regolamentazione svolge un ruolo importante nel conquistare la fiducia dei giovani italiani, il 42% dei quali ritiene che le criptovalute non siano ancora sufficientemente regolamentate, mentre il 52% lamenta la mancanza di un numero adeguato di entità regolamentate che forniscano accesso alle monete digitali.
Breaking news
Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.