Bond, Goldman Sachs scommette sul Venezuela: rischio o opportunità?
Goldman Sachs ha comprato 2,8 miliardi di dollari di bond venezuelani in mano alla Banca centrale del Paese. La decisione prende le mosse dalla scommessa di un cambio di governo nel Paese alle prese con disordini frequenti, dove gli scontri tra le forze armate e gli oppositori del governo del Presidente Maduro sono ormai all’ordine del giorno. Se si verificasse il cambio di Governo, questo potrebbe più che raddoppiare il valore del debito, che oggi tratta a sconto, con rendimenti al 30%, sulla scia dei timori di default.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.