Google: UE conferma multa da €2,4 miliardi
Google non è riuscita a ribaltare la sentenza con cui le è stata inflitta una multa record di 2,4 miliardi di euro (2,7 miliardi di dollari) da parte dell’Unione Europea per abuso di potere monopolistico. L’accusa è di avere favorito i propri servizi di shopping a discapito dei concorrenti.
La Corte di Giustizia UE, a Lussemburgo, ha sostenuto una decisione storica del 2017, che aveva rilevato come il gigante tecnologico statunitense avesse illegalmente sfruttato il suo dominio nel motore di ricerca per dare una posizione di maggiore rilievo ai propri elenchi di prodotti.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.