Governo M5S-Lega, prima agenzia di rating europea: dubbi su economia e debito
La formazione del nuovo governo formato da M5S e Lega genera dubbi sull’outlook del debito sovrano e sulla traiettoria delle riforme in Italia e in tutta l’Eurozona, secondo Scope Ratings, la prima agenzia di rating in Europa. “Gli ultimi passi verso un nuovo governo anti-establishment in Italia presentano delle sfide per le prospettive economiche e del debito sovrano nel paese“, scrivono gli analisti Dennis Sheen e Giacomo Barisone.
“Insieme alla congestione istituzionale, la debolezza strutturale dell’economia italiana è dovuta alla scarsa crescita e al debito pubblico al 132% del Pil“, sottolineano gli strategist, aggiungendo che “la composizione e l’inesperienza del nuovo governo getta dei dubbi sull’impegno futuro del paese e sulla capacità di risolvere i problemi citati sopra”.
“Molte delle politiche concordate imporranno alle casse statali costi annuali extra pluri miliardari. Tuttavia molte delle proposte difficilmente vedranno la luce nella loro forma attuale e saranno ridimensionate se non bloccate” dal parlamento. Il contratto di governo prevede una flat tax con due aliquote del 15 e 20% su aziende e cittadini, lo stop alla riforma Fornero e il reddito minimo garantito del M5S. Tutte le misure espansive hanno un costo superiore ai 100 miliardi e nell’ordine dei 125 miliardi secondo le stime di Carlo Cottarelli.
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Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.