Gran Bretagna: Johnson annuncia fine delle restrizioni Covid
La Gran Bretagna allenta nuovamente le restrizioni Covid e ai lavoratori non verrà più chiesto di lavorare da casa. Lo ha detto oggi il primo ministro Boris Johnson. Verranno eliminate anche le regole che obbligano le persone a indossare mascherine nei negozi e sui mezzi pubblici, così come i pass Covid obbligatori per le aziende, ha affermato Johnson parlando alla Camera dei Comuni. Le restrizioni, introdotte a dicembre per contrastare la variante Omicron, saranno eliminate dal prossimo 27 gennaio. Resta un obbligo di legge per chi è risultato positivo al Covid di autoisolarsi.
“Lunedì abbiamo ridotto il periodo di isolamento a cinque giorni interi con due test negativi, e presto arriverà il momento in cui potremo rimuovere del tutto l’obbligo legale di autoisolarsi, così come non imponiamo obblighi legali alle persone di isolarsi se hanno l’influenza”, sono state le parole di Johnson, che ha aggiunto: “Man mano che il Covid diventa endemico, dovremo sostituire i requisiti legali con consigli e guide, esortando le persone con il virus a essere attente e rispettose degli altri”.
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Ford ha annunciato il taglio di 4.000 posti di lavoro in Europa, principalmente in Germania e Regno Unito, entro il 2027. La decisione è legata alla debolezza economica e alla domanda di auto elettriche inferiore alle aspettative. L’azienda sta anche adeguando la produzione dei nuovi modelli Explorer e Capri.
Wall Street apre in modo stabile con l’attenzione rivolta a Nvidia, che pubblicherà i risultati trimestrali. Gli investitori monitorano da vicino la domanda dei nuovi chip Blackwell per l’IA, mentre le tensioni geopolitiche continuano a influenzare i mercati.
Negli Stati Uniti, le domande di mutuo sono in aumento, con un incremento dell’1,7% nell’indice delle richieste di mutuo ipotecario nella settimana del 15 novembre. Anche le richieste di rifinanziamento e nuove domande mostrano una crescita significativa, secondo la Mortgage Bankers Associations (MBA). I tassi sui mutui trentennali sono saliti al 6,90%.