Grande rotazione in atto: tassi bond Usa ai massimi di un anno e mezzo
Dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni statunitensi e le parole del futuro Segretario del Tesoro dell’amministrazione americana, Steven Mnuchin, che ha ipotizzato il lancio di un’emissione a lunghissima scadenza (titolo a 50 o 100 anni), sui mercati finanziari è iniziata la cosiddetta Grande Rotazione, termine coniato da Bank of America cinque anni fa per individuare un passaggio in massa degli investimenti dal mercato dei bond a quello azionario.
I tassi a dieci anni dei Treasuries americani ha raggiunto i massimi degli ultimi 17 mesi (da luglio 2015) attestandosi a quota 2,432%, mentre i rendimenti del titolo trentennale hanno toccato il livello più alto in un anno, posizionandosi al 3,094%. Gli analisti di M&G segnalano oggi in una nota che siamo giunti a punto di svolta e che “le strategie che hanno avuto successo negli ultimi dieci anni sono ora si ritrovano ora ad arrancare”.
Per ora la tendenza è chiara, ma se la rotazione da bond a equity sembra “fermamente stabile” oggi come oggi, secondo il team azionario di M&G Investments “è probabile che il cammino non sia facile nel corso del 2017. I mercati navigheranno in un contesto politico sempre più populista e caratterizzato dalle implicazioni politiche “di cui sappiamo e non sappiamo” relative alla Brexit e al presidente eletto, Donald Trump“.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.