Grecia, accordo con i creditori dell’Eurozona: scongiurata crisi
Ci sarà un altro salvataggio last minute per la Grecia. I creditori dell’area euro e la Grecia hanno infatti trovato un accordo sulla concessione di 8,5 miliardi di euro di aiuti con cui si è evitata una crisi del debito. A luglio il governo Tsipras avrebbe finito i soldi. L’intesa è stata stretta al meeting dell’Eurogruppo. Dopo la riunione dei ministri delle Finanze incentrata sulla Grecia oggi è l’ora dell’Ecofin, cui prenderanno parte i ministri dell’Ue.
Un altro dei creditori della troika, insieme alla Bce e la Commissione Ue, ovvero il Fondo Monetario Internazionale, ha tuttavia avvertito che la ristrutturazione del debito gigantesco e insostenibile della Grecia rimane la priorità. “Gli europei hanno accettato di finanziare i pagamenti immediati per il periodo di giugno e luglio e questo è quello che conta, perché in questo modo si eviterà di correre il rischio di assistere a una volatilità significativa e a possibili turbolenze sui mercati”, ha detto Christine Lagarde, numero uno del Fondo.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.