Grecia in pressing sulle pensioni: si prospetta nuovo braccio di ferro con i creditori
La Grecia potrebbe iniziare un’altra battaglia con i creditori e i mercati finanziari. Il governo di Alexis Tspiras ha presentato ieri sera la prima bozza del suo piano di bilancio 2019 in cui sono stati proposti due scenari per i piani di spesa e gli obiettivi economici per il prossimo anno.
Uno di questi include tagli pensionistici pianificati in linea con le aspettative dei suoi creditori, l’altro invece non include questi tagli indicando che il governo greco è disposto a apportare modifiche alle riforme che aveva precedentemente concordato con i suoi creditori. I tagli alle pensioni dovevano iniziare a gennaio e sono state una delle riforme più difficili per raggiungere un accordo. Eventuali modifiche alle pensioni o ad altre riforme potrebbero innescare scontri con le istituzioni europee e il Fondo monetario internazionale (FMI).
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.