Grecia si piega ancora all’austerity: accordo coi creditori su pensioni e tasse
Per poter rimanere a galla la Grecia sta per piegarsi ancora alla legge dell’austerity. Secondo le ultime indiscrezioni il paese fortemente indebitato starebbe infatti per stringere uno storico accordo con i creditori sulla riforma delle pensioni e delle tasse, un piano che consentirebbe di sbloccare la nuova tranche di aiuti indispensabile perché le finanze di Atene non facciano crac. Il primo ministro della Grecia Alexis Tsipras, tuttavia, ha avvertito che bisognerà convocare un summit straordinario dei leader dell’area euro se un’intesa non viene raggiunta entro venerdì 7 aprile.
Al termine dei colloqui tenuti ieri con la Grecia, le autorità creditrici europee hanno fatto sapere di essere vicine a un compromesso con il paese dell’Eurozona. Il governo Tsipras si impegnerà a ridurre le spese per le pensioni dell’1% del Pil nel 2019 e ad abbassare con un taglio di simile entità la soglia dei redditi che vengono risparmiati dalle imposizioni fiscali nel 2020, secondo quanto riferito da più fonti ai media. Le misure fiscali saranno anticipate di un anno se la Grecia non dovesse centrare l’obiettivo di avanzo primario, che esclude gli interessi sul debito pubblico, nel 2018.
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