Greggio: gli attuali eventi geopolitici fanno lievitare i prezzi
Gli attuali eventi geopolitici stanno facendo lievitare i prezzi del greggio. Justin Smirk, analista di Westpac, sottolinea che il mercato globale del petrolio si trova ora ad affrontare una serie di eventi contrapposti tra cui gli Stati Uniti contro l’Iran, gli Stati Uniti contro il presidente Maduro in Venezuela e una potenziale guerra civile in Libia.
I prezzi del greggio sono passati da un minimo di 50 dollari al barile all’inizio di quest’anno a poco più di 70 dollari all’inizio di maggio, quando l’offerta si è ridotta. All’inizio del 2019 vi erano alcune preoccupazioni economiche che indicavano un sostegno più debole per la crescita della domanda di petrolio, ma queste hanno allentato la tenuta del greggio intorno ai 70 dollari al barile. La nostra previsione per il 2019 è che i prezzi arriveranno a 68 dollari da 65 dollari al barile”.
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Piazza Affari chiude debole con le altre borse europee. I dati Usa su inflazione core Pce e Pil rafforzano la visione cauta della Fed
Wall Street apre senza grandi variazioni in una giornata caratterizzata dalla pubblicazione di importanti dati macroeconomici, con particolare attenzione all’indice Pce sull’inflazione, preferito dalla Federal Reserve. In vista del Ringraziamento, i mercati saranno chiusi domani e opereranno in modalità ridotta venerdì. Dopo un inizio stabile, il Dow Jones registra un lieve incremento, mentre S&P 500 e Nasdaq mostrano leggere perdite. Il petrolio Wti segna un aumento marginale al Nymex.
Negli Stati Uniti, le richieste di mutui sono in aumento grazie al calo dei tassi d’interesse per la prima volta in oltre due mesi. Secondo la Mortgage Bankers Association, le richieste totali sono cresciute del 6,3%. Le domande di mutuo per l’acquisto di una casa sono particolarmente in crescita, registrando un aumento del 12% rispetto alla settimana precedente.
Stellantis annuncia la chiusura della fabbrica di Luton, concentrando la produzione a Ellesmere Port per allinearsi alla transizione verso i veicoli elettrici nel Regno Unito. La decisione, influenzata dalle politiche del governo britannico, mette a rischio 1.100 posti di lavoro, ma promette nuove opportunità a Ellesmere Port.