Gros-Pietro (Intesa): “Impatto limitato da tassa extraprofitti”
La tassa italiana sugli extra profitti delle banche avrà un impatto di meno di €1 miliardo su Intesa Sanpaolo, sulla base delle stime già approvate dal governo. Lo ha affermato il presidente dell’istituto, Gian Maria Gros-Pietro, dal Forum Ambrosetti a Cernobbio, aggiungendo: “Non penso che la tassa sui profitti straordinari sarà drammatica per il settore bancario italiano”.
Nonostante la decisione del governo, Intesa è tra le banche che hanno alzato le loro previsioni, indicando un profitto “ben superiore” a €7 miliardi quest’anno e ulteriori aumenti nei prossimi due anni. “Se avremo un profitto più basso, avremo dividendi più bassi”, ha detto Gros Pietro, mantenendo comunque una prospettiva positiva sul “dividendo, che sarà comunque buono”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.