Guerra commerciale, 18 paesi WTO si rivoltano contro dazi di Trump
Il Wto ha comunicato che 18 stati membri, guidati dalla Cina, hanno sollevato preoccupazioni sulle tariffe su acciaio e alluminio annunciate dal presidente Usa Donald Trump. Fra questi ci sono l’Unione europea, il Canada, la Turchia, Russia, Australia, Corea del Sud, Giappone, Messico, India e Brasile. Molti membri del Wto hanno espresso timori di tipo commerciale e sistemico. In una dichiarazione scritta, il segretario generale dell’organizzazione Roberto Azevedo ha affermato che il Wto esprime “esplicitamente la sua preoccupazione” per quanto riguarda il piano Usa sull’aumento dei dazi doganali.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.