Guerra commerciale, Nike e Adidas scrivono a Trump: “dazi catastrofici”
I big dello sportswear scendono in campo contro le politiche protezionistiche dall’amministrazione Trump. Ieri Nike, Adidas e altri 171 gruppi del settore calzaturiero e sportswear hanno scritto una lettera al presidente americano, Donald Trump, invitandolo a cambiare idea sui dazi definiti “catastrofici per i nostri clienti, le nostre aziende e l’economia americana in generale”.
“Per conto di centinaia di milioni di persone che comprano scarpe e centinaia di migliaia di dipendenti, chiediamo uno stop immediato a questa azione che aumentarà le spese a loro carico”.
Rivolgendosi a Trump, le aziende hanno scritto che “la vostra proposta di aggiungere dazi a tutte le importazioni dalla Cina equivale a chiedere ai consumatori americani di farsi carico dei costi. E’ ora di mettere fine a questa guerra commerciale”. Il settore quantifica in 3 miliardi di dollari all’anno il costo dei nuovi dazi alla Cina.
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OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.