Guerra Ucraina-Russia, Bce: oggi riunione emergenza su direzione tassi e QE. C’è già la chiamata dovish
Prevista per la giornata di oggi una riunione di emergenza della Bce per fare il punto sugli ultimi sviluppi della crisi Ucraina, culminati oggi, giovedì 24 febbraio 2022, nell’attacco al paese da parte della Russia di Vladimir Putin.
Il consiglio direttivo della banca centrale europea guidata da Christine Lagarde si riunirà, secondo quanto riporta Reuters, alle 14 ora italiana per concludere il meeting alle 22 circa.
I venti di guerra potrebbero far saltare i piani della Bce, che si stava apprestando a staccare la spina al QE pandemico, PEPP, proprio alla fine di marzo.
L’incontro informale, previsto a Parigi, è stato deciso in vista della riunione del prossimo 10 marzo, quando l’Eurotower annuncerà la decisione sui tassi di interesse e sulle mosse di politica monetaria che intende adottare, in attesa poi di alzare i tassi per la prima volta in più di un decennio per contrastare l’inflazione galoppante.
Inflazione galoppante che, con il boom delle materie prime che si sta già verificando sulla scia dei timori di un’eventuale decisione di Putin di chiudere i rubinetti di petrolio e di stoppare anche le forniture di gas – finora i rifornimenti sono stati comunque assicurati – rischia di diventare ancora più strutturale di quanto già si temesse. Ma che poi, almeno in Eurozona, rischia di avere effetti deflazionistici.
“A mio avviso ci sarà un effetto inflazionistico di breve durata, nel senso che i prezzi saliranno a causa dei costi energetici più alti”, ha commentato l’esponente del Consiglio direttivo della Bce Yannis Stournaras a Reuters.
Ma nel “medio-lungo periodo – ha continuato il banchiere – credo che le conseguenze saranno deflazionistiche, attraverso effetti avversi sul commercio e a causa dell’aumento dei prezzi energetici”.
Stournaras è stato il primo componente del Consiglio direttivo della Bce a parlare delle implicazioni della crisi Ucraina sulla politica monetaria dell’Eurozona, affermando in un’intervista pubblicata da Reuters di credere che la banca centrale dovrebbe continuare ad acquistare titoli di stato dell’area euro almeno fino alla fine dell’anno.
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