Guerra valutaria: Cina prosegue svalutazione da record, yuan ai minimi di 8 anni
Lo yuan è sceso ai minimi di otto anni sul dollaro dopo che le autorità in Cina hanno alzato il ritmo delle svalutazioni. Per la dodicesima seduta di fila, Pechino ha indebolito di proposito il fix tra la divisa nazionale e il biglietto verde. È la più lunga striscia di sedute con una svalutazione di sempre. Il record precedente era dieci sedute consecutive a dicembre di un anno fa, il mese della prima e unica stretta monetaria della Federal Reserve negli ultimi dieci anni.
La valuta cinese ha ceduto il 2,2% in questo periodo, un andamento negativo che è anche il più ampio – tra quelli indotti dalle autorità cinesi – da agosto 2015, il periodo del crac azionario asiatico noto anche come il Black Monday cinese. Complice anche il rafforzamento del dollaro Usa, dopo la svalutazione di 189 pip nella notte, lo yuan scambia sui livelli più bassi da giugno 2008.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.