Guerra valutaria: Cina prosegue svalutazione da record, yuan ai minimi di 8 anni
Lo yuan è sceso ai minimi di otto anni sul dollaro dopo che le autorità in Cina hanno alzato il ritmo delle svalutazioni. Per la dodicesima seduta di fila, Pechino ha indebolito di proposito il fix tra la divisa nazionale e il biglietto verde. È la più lunga striscia di sedute con una svalutazione di sempre. Il record precedente era dieci sedute consecutive a dicembre di un anno fa, il mese della prima e unica stretta monetaria della Federal Reserve negli ultimi dieci anni.
La valuta cinese ha ceduto il 2,2% in questo periodo, un andamento negativo che è anche il più ampio – tra quelli indotti dalle autorità cinesi – da agosto 2015, il periodo del crac azionario asiatico noto anche come il Black Monday cinese. Complice anche il rafforzamento del dollaro Usa, dopo la svalutazione di 189 pip nella notte, lo yuan scambia sui livelli più bassi da giugno 2008.
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Chiusura incolore ma sui massimi intraday per le borse europee dopo il core Pce Usa. A Piazza Affari, lieve flessione per il Ftse Mib
Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.