GVS: crescita ricavi +28,1% nel primo semestre 2023
Nel primo semestre 2023, GVS ha registrato ricavi consolidati di €213,4 milioni, con una crescita del 28,1% rispetto ai €166,6 milioni del primo semestre 2022. Questo risultato è dovuto principalmente al contributo della Divisione Healthcare & Lifesciences (che include le acquisizioni del gruppo STT e Haemotronic) e della Divisione Health & Safety. In particolare, la Divisione Healthcare & Lifesciences ha registrato una significativa crescita del business Healthcare Liquid (+80,6%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
La crescita è stata guidata principalmente dalle acquisizioni di STT e Haemotronic, che hanno contribuito in modo significativo ai risultati del primo semestre 2023. Tuttavia, la Divisione Energy & Mobility ha registrato un calo del 12,4% nei ricavi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nonostante ciò, la Divisione Health & Safety ha registrato un aumento del 6,7% su base annua, recuperando la riduzione delle vendite del primo trimestre 2023.
L’Ebitda normalizzato è aumentato del 17,9% rispetto al primo semestre 2023, con un margine sui ricavi del 22,1%. Questo è dovuto principalmente al contributo delle acquisizioni del 2022 e all’aumento dei prezzi introdotto nel primo semestre 2023.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2023 è di -€365,0 milioni, principalmente a causa dei nuovi debiti finanziari legati alle acquisizioni del 2022 e dell’aumento dei tassi di interesse di mercato. Nonostante queste sfide, GVS è ottimista sulle prospettive future e prevede di continuare a crescere nel corso del 2023.
Breaking news
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.
A settembre, i prezzi all’importazione in Italia hanno registrato una diminuzione dello 0,7% su base mensile e dello 0,5% su base annua, principalmente a causa del calo dei prezzi dei prodotti energetici. L’Istat evidenzia questo nuovo trend di ribasso che si discosta dall’aumento dell’1% osservato ad agosto, rendendo evidente l’influenza dei mercati energetici sull’economia italiana.