Hacker Yahoo!, Russia rinnega accuse Usa: “Nessun coinvolgimento”
NEW YORK (WSI) – Il furto di 500 milioni di account Yahoo! avvenuto nel 2014 potrebbe essere stato realizzato da due spie russe dell’Fsb e diue hacker. A sostenere l’accusa il Dipartimento di giustizia americano ma oggi dal Cremlino arriva la smentita per voce di Dmitri Peskov, portavoce di Putin.
“Abbiamo detto diverse volte che non si può parlare affatto di alcun coinvolgimento ufficiale di un qualunque ente russo, Fsb inclusa, in qualunque azione illegale nello spazio cibernetico (…) Quanto alle accuse che sono state avanzate contro alcuni cittadini russi, noi abbiamo appreso di questa situazione dai media, e per quanto sappiamo, tramite i canali ufficiali non abbiamo ricevuto nessuna informazione dagli Stati Uniti e quindi purtroppo non conosciamo i particolari”.
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Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.