Hillary Clinton: no a nuove tasse sulla classe media
Niente nuove tasse sulle spalle della classe media, questa la promessa che Hillary Clinton, principale contendente del partito Democratico per la presidenza degli Stati Uniti, ha annunciato in un dibattito televisivo su Abc news. L’offensiva della Clinton è stata rivolta in particolare al competitor nelle primarie del partito Bernie Sanders, che ha promesso trattamenti più generosi nella sanità e abolizioni delle rette per il college: porteranno a nuove tasse sulle famiglie dei lavoratori, argomenta l’ex first lady.
“Non penso che dovremmo imporre nuovi grossi piani che faranno crescere le tasse per le famiglie del ceto medio; dobbiamo tornare nella condizione in cui le persone possano risparmiare di nuovo e possano investire nelle proprie famiglie”, ha aggiunto la Clinton.
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Le borse americane iniziano la giornata in ribasso a causa di dati macroeconomici deludenti e un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato. Il deficit commerciale degli Stati Uniti è cresciuto oltre le aspettative, mentre l’attenzione si sposta sulle scorte di greggio e gas.
Il deficit della bilancia commerciale degli Stati Uniti ha registrato un incremento del 4,7% a novembre, superando le previsioni degli analisti. Il dipartimento del Commercio ha riportato un deficit di 102,86 miliardi di dollari, contro stime di 101,2 miliardi. L’aumento è dovuto principalmente a un incremento delle importazioni, che hanno raggiunto 279,2 miliardi di dollari.
Nel 2024, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, insieme agli assessorati regionali, ha approvato 25 progetti di sviluppo della rete elettrica nazionale, gestiti da Terna, per un totale di oltre 2,3 miliardi di euro. Questi progetti, tra cui Elmed, Adriatic Link e Bolano-Annunziata, porteranno benefici ambientali, sociali ed economici, riducendo l’impatto paesaggistico e liberando territorio.
La Banca Mondiale ha rivisto al rialzo le stime di crescita economica della Cina per quest’anno e il prossimo, segnalando però preoccupazioni per la fiducia dei consumatori e il settore immobiliare. Le sfide interne e l’imminente aumento dei dazi USA potrebbero influenzare la crescita futura.