Huawei: Polonia valuta limiti all’uso dei prodotti del colosso cinese
Nuova tegola in capo a Huawei. Dopo che Wang Waijing, dipendente della filiale polacca di Huawei è stato arrestato con l’accusa di spionaggio a favore della Cina, la Polonia sta valutando la possibilità di limitare l’uso dei prodotti Huawei. Huawei ha preso le distanze dalle azioni di Wang Weijing, sostenendo di aver agito in un modo che ha portato “discredito” all’azienda.
“Le azioni di cui è imputato non sono riconducibili a noi”, ha spiegato Huawei in una nota. “Seguendo i termini e le condizioni del contratto lavorativo, la decisione è stata motivata dal fatto che l’incidente in questione ha gettato discredito sull’azienda. Rispettiamo le leggi e le normative di tutti i Paesi in cui operiamo e chiediamo ai nostri dipendenti di fare lo stesso”.
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