IG Italia: le previsioni su riunioni Fed e Bce
Domani prenderà il via la due giorni di riunione della Fed, mentre giovedì toccherà alla Bce. Per quanto riguarda la banca americana, “l’obiettivo principale sarà l’imminente annuncio della nuova decisione sui tassi di interesse, accompagnato dal rilascio delle proiezioni economiche e del grafico dotplot”, spiega Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia.
L’inflazione rimane elevata e il mercato del lavoro resta forte. Dopo la riunione di maggio il presidente Jerome Powell aveva segnalato una possibile pausa nel ciclo di rialzi del costo del denaro. “Crediamo che la pausa possa essere decisa nel prossimo meeting per monitorare gli effetti delle politiche monetarie restrittive sull’economia reale statunitense. Riteniamo molto probabile che nel mese di luglio la Fed possa tornare a rialzare i tassi in caso le pressioni inflazionistiche non dovessero continuare a scendere. Escludiamo che nel corso del 2023 la FED possa decidere di tagliare il costo del denaro. I tassi di interesse rimarranno al di sopra del 5% almeno fino al primo semestre 2024.”
Per quanto riguarda la Bce, secondo IG l’istituto “non cambierà il proprio posizionamento hawkish, malgrado gli ultimi dati macro deludenti, che hanno visto l’ingresso dell’eurozona in recessione tecnica. “Crediamo che l’istituto centrale di Francoforte promuoverà almeno due rialzi dei tassi di interesse di 25 punti base sia a giugno che a luglio”, conclude Diodovich.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.