“Il board dell’Esm non ha mai discusso intervento per le banche italiane”
Il direttore dell’Esm, noto come Fondo salva-stati, ha completamente escluso che si sia mai discusso di un possibile utilizzo delle sue risorse per il sostegno delle banche italiane: “L’ipotesi di effettuare interventi a sostegno di una o più banche italiane da parte dell’Esm non è stata mai discussa, salvo che sui media italiani”, ha detto Klaus Regling durante una conferenza stampa a Bratislava, Slovacchia.
“E’ vero che anch’io ho visto di tanto in queste storie sui media italiani, ma è l’unico posto su cui le abbia viste. L’Esm ha ha disposizione i suoi strumenti per iniettare capitale nelle banche, ma non c’è stata assolutamente alcuna discussione di agire in tal senso e non mi attendo che accada”, ha precisato il direttore dell’Esm in risposta a quanti domandavano su un possibile coinvolgimento del fondo sul risanamento di Mps, “richiederebbe una decisione unanime del board”.
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Finale perlopiù positivo per le borse europee, con il Ftse Mib di Piazza Affari in progresso dello 0,47% a 35.204,26 punti. Balzo di Iveco Group (+6,2%), ben intonate anche Moncler (+2,1%) e Brunello Cucinelli (+2,6%), quest’ultima dopo i dati sui ricavi del terzo trimestre. In calo invece Saipem (-3,4%), deboli Diasorin (-0,9%) ed Eni (-0,4%). […]
La seduta di Wall Street apre in rialzo grazie alla spinta di Apple e Netflix, con il Nasdaq in crescita. Nonostante una chiusura leggermente in calo ieri, i principali indici mostrano segni positivi grazie a dati macroeconomici favorevoli. Tuttavia, il petrolio Wti segna una diminuzione del prezzo al Nymex.
Il mercato edilizio americano ha subito una contrazione a settembre 2024, con un calo dello 0,5% nei nuovi cantieri avviati e una diminuzione del 2,9% nei permessi edilizi. Le aspettative degli analisti prevedevano un calo meno marcato nei permessi.
I mercati azionari cinesi hanno chiuso in netto rialzo, con l’indice Hang Seng di Hong Kong in aumento del 3,61% e lo Shanghai Composite del 2,91%. Questo avviene dopo le nuove misure di finanziamento della banca centrale cinese. Il PIL del terzo trimestre è cresciuto del 4,6%, superando le previsioni, ma non ha influenzato negativamente le contrattazioni.