18:02 venerdì 2 Dicembre 2016

Il rally di Natale non è un mito. Parola di Schroders

Attenzione: il rally di Natale, sui mercati azionari, non è un mito. E’ quanto emerge da un report di Schroders, che ha analizzato le cifre degli ultimi 33 anni di trading. A essere presi in considerazione sono stati i trend di quattro indici di Borsa: l’MSCI World – che monitora la performance dell’azionario globale-, il Ftse 100 della borsa di Londra, lo S&P 500 e l’Eurostoxx.

Risultato: i quattro indici sono saliti il 75% delle volte nel mese di dicembre, segnando invece cali nei mesi di giugno, agosto e settembre.

Il caso più estremo è quello dell’MSCI World Index, che ha chiuso in rialzo le contrattazioni del 22 dicembre più del 79% delle volte. La statistica sembra dunque dare ragione all’idea del “Rally di Natale”, secondo cui i listini azionari segnerebbero corposi guadagni nelle sessioni precedenti l’arrivo del 25 dicembre.

Schroders spiega che a scatenare i buy sarebbe un fattore inerente alla psicologia degli investitori: lo spirito più gioioso di questi giorni scatenerebbe più una propensione agli acquisti che non alle vendite. Un altro motivo potrebbe essere rappresentato dall’aggiustamento dei portafogli da parte dei gestori dei fondi, in vista della fine dell’anno.

Eccezione al trend è la borsa di Tokyo con l’indice Nikkei – fa notare sempre Schroders – che tende invece a fare peggio nel mese di dicembre rispetto ad altri listini.

Il Nikkei è infatti salito a dicembre solo il 61% delle volte, e il guadagno medio è stato a dir poco contenuto, pari a +0,49%. Per gli analisti, il mancato “rally di Natale” potrebbe spiegarsi in questo caso con il fatto che il Giappone non celebra il Natale.

Tuttavia James Rainbow, co-responsabile della divisione UK di Schroders, avverte:

“Chi scommetterà anche quest’anno sul rally di Natale lo farà a proprio rischio e pericolo. Non bisognerebbe mai pensare che la storia dei mercati azionari si ripeta e sicuramente sarebbe il caso di guardare alle superstizioni cum grano salis. Un approccio migliore sarebbe sicuramente quello di pensare in un’ottica di lungo periodo. Accertatevi di avere un chiaro piano di investimenti e attenetevi a quello”.

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