Illimity chiude 2021 con utile raddoppiato a 65,6 mln. Passera: si apre nuova fase di crescita nel 2022
illimity centra le attese degli analisti e raggiunge la guidance sui profitti, consegnando un risultato netto di 65,6 milioni di euro per l’anno 2021, valore più che raddoppiato rispetto al 2020 (31,1 milioni di euro). L’utile netto del quarto trimestre 2021 si attesta a 19,4 milioni, contro i 18,8 milioni nel terzo trimestre 2021 (+3% t/t) e i 6,8 milioni di euro del quarto trimestre 2020 (+187%).
Oggi la banca presenterà ufficialmente al mercato b-ilty, piattaforma digitale di servizi finanziari e credito per far crescere le Pmi. Mentre nelle prossime settimane, illimity lancerà anche la società proptech dedicata al mercato immobiliare.
“Chiudiamo il 2021 con grande soddisfazione e apriamo il 2022 con grande fiducia – ha commentato Corrado Passera, CEO e Fondatore di illimity – Con il 2022 si apre una nuova fase di ulteriore crescita per illimity. (…) I risultati e il lavoro fatto fino ad oggi ci rendono fiduciosi che gli obiettivi di crescita e redditività del
piano strategico 2021-25 (>240 milioni di euro di utile netto) sono assolutamente alla nostra portata”.
Breaking news
Le borse di Hong Kong e Shanghai terminano il mese di novembre con risultati contrastanti. Nonostante le incertezze economiche, l’indice Hang Seng vede una crescita costante nel 2023, mentre Shanghai registra un leggero aumento mensile.
Il Prodotto Interno Lordo (PIL) della Svizzera ha registrato una crescita dello 0,2% nel terzo trimestre, un rallentamento rispetto al trimestre precedente. Il Ministero dell’Economia ha confermato i dati precedenti, indicando che il calo è dovuto a una diminuzione dei consumi delle famiglie e degli investimenti nelle costruzioni, oltre a un rallentamento nel settore chimico-farmaceutico.
Il MoU si propone di effettuare attività di ricerca e sviluppo nelle aree geografiche di comune interesse, inclusi alcuni Paesi coinvolti dal Piano Mattei
Piazza Affari poco mossa in apertura. Oggi il dato sull’inflazione dell’eurozona, sotto la lente della Bce