Ilva Taranto, Fabi alle banche: “Sospendere rate mutui e prestiti dei lavoratori”
Appello della Fabi alle banche affinchè sospendano le rate dei mutui e dei prestiti ai lavoratori dell’Ilva di Taranto. La proposta del sindacato è accolta con favore anche dall’Abi.
La crisi dell’acciaieria pugliese è ormai una vera e propria emergenza nazionale, una enorme calamità sociale che sta assumendo toni drammatici – afferma il numero uno del sindacato Lando Sileoni – A nostro giudizio tutti devono fare la loro parte. Pure le banche devono contribuire, non solo supportando l’attività industriale con liquidità e linee di credito, ma anche – e soprattutto in questa fase incerta – tendendo la mano alle lavoratrici e ai lavoratori del gruppo. In questo senso, chiediamo ai vertici del settore bancario e all’Abi di valutare iniziative di sospensione delle rate dei mutui e dei prestiti dei dipendenti Ilva e delle aziende collegate, imitando iniziative analoghe già intraprese con sensibilità e successo, in occasione di calamità naturali”.
Breaking news
Seduta perlopiù positiva per le borse europee nel giorno dell’inflazione Usa. A Piazza Affari, Ftse Mib in rialzo aspettando la Bce
La Commissione europea ha approvato l’acquisizione esclusiva di Pavilion da parte di Shell, concentrandosi sul commercio di gas naturale liquefatto in Asia ed Europa. La decisione non solleva preoccupazioni di concorrenza, grazie alla limitata posizione di mercato delle due aziende combinate.
Wall Street registra un’apertura positiva grazie ai dati sull’inflazione che risultano in linea con le attese. A novembre, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,3% rispetto al mese precedente, segnando il rialzo maggiore in sette mesi. Nonostante i dati, la Federal Reserve appare intenzionata a operare un taglio dei tassi d’interesse.
A novembre, l’inflazione negli Stati Uniti ha registrato un aumento dello 0,3% rispetto al mese precedente, in linea con le previsioni. Il tasso annuo è salito al 2,7%, mentre il dato ‘core’ ha mantenuto una crescita del 3,3%. I prezzi energetici e alimentari hanno mostrato variazioni minime, confermando la stabilità delle previsioni economiche.