Immatricolazioni auto: vendite calano a maggio nell’Europa Occidentale, pesa l’elettrico
Frena a maggio il mercato dell’auto in Europa Occidentale (UE+EFTA+UK). Nel mese le immatricolazioni di autovetture sono state 1.092.901 con un calo del 2,6% su maggio 2023 e con un calo di ben il 24,3% sull’ultimo mese di maggio ante-crisi, che è quello del 2019. Per quanto riguarda il saldo dei primi cinque mesi del 2024, le immatricolazioni sono state 5.569.024 con una crescita nel 4,6% rispetto allo stesso periodo del 2023 e con un calo del 19,7% sullo stesso periodo del 2019.
“L’andamento negativo di maggio è dovuto in misura considerevole ad una frenata delle immatricolazioni di auto elettriche che hanno fatto registrare nel mese un calo del 10,8% rispetto allo stesso periodo del 2023 con veri e propri crolli in alcuni mercati importanti come quello della Germania (-30,6%) e dell’Italia (-18,3%) e con una contrazione della quota delle vendite di elettriche pure, che è passata dal 15,2% del 2023 al 13,9%”, spiega il Centro studi promotor (Csp) aggiungendo che questa frenata delle elettriche è dovuta soprattutto al venir meno degli incentivi in alcuni grandi paesi e per quanto riguarda l’Italia dovrebbe quantomeno attenuarsi proprio perché, come è noto, lo stanziamento per gli incentivi per le elettriche disponibile sulla piattaforma del Ministero competente dal 3 giugno, è stato “bruciato” integralmente già il 3 giugno.
Breaking news
Leonardo annuncia l’uscita da Industria Italiana Autobus, quote vendute a Seri
Finale leggermente negativo a Piazza Affari, con Stm in coda. Wall Street chiusa per la festività del Juneteenth
Amazon ha annunciato un investimento di 10 miliardi di euro in Germania entro il 2026 per espandere i suoi servizi di cloud computing. Questo investimento si aggiunge ai precedenti 7,8 miliardi di euro destinati alla ‘nuvola sovrana’ europea.
Il rapporto della Commissione Europea sull’Italia mostra che, nonostante le recenti misure adottate per promuovere la conformità fiscale, l’evasione fiscale rimane elevata. L’uso obbligatorio della fatturazione elettronica e gli incentivi per i pagamenti elettronici hanno ridotto la propensione all’evasione fiscale, ma il divario di conformità sull’IVA e gli arretrati fiscali restano problematici.