Immobiliare: indice Gini si riduce a Milano
L’indice immobiliare Gini, che misura la dispersione dei prezzi nei differenti mercati, elegge Madrid come il mercato più eterogeneo. Così rivela l’ultima indagine dell’Ufficio studi di Idealista secondo cui Milano, tra tutte le grandi città, è quella che registra una maggiore riduzione dell’indice.
In Italia, Como (80,9 punti) e Vicenza (80,6) sono i mercati più disomogenei. I mercati del Sud presentano una distribuzione più equa dei valori immobiliari
Cos’è l’indice Gini?
L’indice di Gini è una misura che viene utilizzata per misurare qualsiasi forma di distribuzione eterogenea, ed è comunemente utilizzata per misurare le differenze di reddito. L’indice di Gini è un numero compreso tra 0 e 100, dove 0 corrisponde alla perfetta omogeneità (tutte le case hanno lo stesso prezzo) e dove il valore 100 corrisponde alla perfetta eterogeneità. Gli aumenti o le diminuzioni dell’indice non possono essere correlati ad aumenti o diminuzioni di prezzo, ma piuttosto a una maggiore o minore omogeneità del mercato di compravendita di abitazioni.
Breaking news
Seduta prudente per le borse del Vecchio Continente, Piazza Affari si allinea. Focus sui conti di Nvidia in uscita stasera a mercati chiusi
Ford ha annunciato il taglio di 4.000 posti di lavoro in Europa, principalmente in Germania e Regno Unito, entro il 2027. La decisione è legata alla debolezza economica e alla domanda di auto elettriche inferiore alle aspettative. L’azienda sta anche adeguando la produzione dei nuovi modelli Explorer e Capri.
Wall Street apre in modo stabile con l’attenzione rivolta a Nvidia, che pubblicherà i risultati trimestrali. Gli investitori monitorano da vicino la domanda dei nuovi chip Blackwell per l’IA, mentre le tensioni geopolitiche continuano a influenzare i mercati.
Negli Stati Uniti, le domande di mutuo sono in aumento, con un incremento dell’1,7% nell’indice delle richieste di mutuo ipotecario nella settimana del 15 novembre. Anche le richieste di rifinanziamento e nuove domande mostrano una crescita significativa, secondo la Mortgage Bankers Associations (MBA). I tassi sui mutui trentennali sono saliti al 6,90%.