Impennata tassi Treasuries Usa: decennali toccano l’1,90% per prima volta da fine 2019 con aspettative Fed
Prosegue l’impennata dei tassi dei Treasuries Usa a 10 anni, che toccano la soglia dell’1,90% per la prima volta in più di due anni, esattamente dal dicembre del 2019. I tassi a 30 anni sono saliti fin oltre la soglia del 2,20%.
Rimangono al di sopra della soglia dell’1%, riagguantata ieri per la prima volta in due anni, dal periodo precedente la pandemia Covid-19, i rendimenti dei bond Usa a due anni.
“Il fatto che i tassi a due anni siano saliti oltre l’1% nel mercato dei bond riflette le aspettative sull’arrivo di rialzi dei tassi più aggressivi da parte della Fed – ha commentato alla Cnbc Ryan Detrick di LPL Financial – A ciò bisogna aggiungere il rialzo dei prezzi del petrolio attorno a $85 al barile e un’ inflazione ostinatamente alta. Abbiamo il cocktail perfetto per un giorno all’insegna del risk off”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.