Impennata tassi Treasuries Usa: decennali toccano l’1,90% per prima volta da fine 2019 con aspettative Fed
Prosegue l’impennata dei tassi dei Treasuries Usa a 10 anni, che toccano la soglia dell’1,90% per la prima volta in più di due anni, esattamente dal dicembre del 2019. I tassi a 30 anni sono saliti fin oltre la soglia del 2,20%.
Rimangono al di sopra della soglia dell’1%, riagguantata ieri per la prima volta in due anni, dal periodo precedente la pandemia Covid-19, i rendimenti dei bond Usa a due anni.
“Il fatto che i tassi a due anni siano saliti oltre l’1% nel mercato dei bond riflette le aspettative sull’arrivo di rialzi dei tassi più aggressivi da parte della Fed – ha commentato alla Cnbc Ryan Detrick di LPL Financial – A ciò bisogna aggiungere il rialzo dei prezzi del petrolio attorno a $85 al barile e un’ inflazione ostinatamente alta. Abbiamo il cocktail perfetto per un giorno all’insegna del risk off”.
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A dicembre, l’economia tedesca mostra segnali di peggioramento secondo l’IFO Institute. L’indice IFO scende a 84,7 punti da 85,6 di novembre, con aspettative future in calo. Tuttavia, l’indice delle condizioni attuali migliora leggermente. Questi dati sottolineano le sfide economiche che la Germania deve affrontare nei prossimi mesi.
I mercati asiatici chiudono in negativo a causa delle preoccupazioni legate alle prossime decisioni della Federal Reserve e della Bank of Japan. In particolare, a Tokyo, gli indici Nikkei e Topix registrano perdite, mentre la yen si stabilizza. SoftBank, invece, vede un aumento delle azioni grazie all’annuncio di un investimento significativo negli Stati Uniti.
Prevalenza di segni rossi in avvio per le borse europee. A Piazza Affari, Ftse Mib in flessione dello 0,8% con Eni a picco (-6,2%)
Lo yen si avvicina a quota 155 nei confronti del dollaro in attesa delle riunioni di politica monetaria della Fed e della BoJ