Indecisione per i principali listini globali. L’oro torna sopra i 1800 dollari/oncia.
Ftse Mib. Avvia la settimana in ribasso dello 0,60% e si trova ora a quota 26.640 punti. Il nostro indice di riferimento sta creando una fase di congestione tra i 25.900 e i 27.300 punti e nelle ultime sedute il range si sta riducendo sempre di più, con un indice che sembra stia caricando la molla per partire nuovamente al rialzo. Tuttavia, non è da escludere che l’indice possa rimanere incastrato nel trading range o scendere ancora nelle prossime sedute e molto dipenderà dall’evolversi della situazione in Ucraina. In caso di debolezza, una violazione di area 25.800 punti, condurrebbe l’indice verso il supporto a 25.350 punti, e una discesa sotto quest’ultimo livello complicherebbe ulteriormente la situazione tecnica con target più profondo a 24.500 punti. Al contrario in caso di una dimostrazione di forza la prima resistenza chiave per il nostro indice di riferimento è a 27.400 punti, e una violazione di tale livello potrà condurre i prezzi verso area 27.900-28.200 punti.
Eurostoxx 50. La situazione tecnica dell’indice europeo è in via di indebolimento, infatti, dopo aver raggiunto un nuovo massimo storico ad inizio anno a 4400 punti, l’indice ha invertito la rotta e si trova ora a quota 4100 punti, con un ribasso di oltre il 5% da inizio 2022. I prezzi si trovano nei pressi del fondamentale supporto statico in area 4050 punti e in caso di violazione al ribasso di tale livello è probabile un ritorno delle quotazioni verso il supporto psicologico di 4000 punti. Al contrario, un ritorno dell’indice sopra la resistenza posta a 4200 punti potrebbe fornire degli spunti rialzisti con target ambizioso il ritorno verso i 4300 punti. A conferma della debolezza in corso si segnala una posizione dei prezzi al di sotto della media mobile a 200 periodi e la posizione short di diversi indicatori trend follower come il Parabolic Sar e il Macd.
Oro. Dopo mesi di trading range tra i livelli di 1750 e i 1830 dollari l’oncia, l’oro con la candela del 17 febbraio e il rialzo di oltre il 3% di settimana scorsa è riuscito a riportarsi al di sopra del tetto dei 1800 $/oncia, e si trova al momento a ridosso dei 1900 $/oncia. Il metallo giallo è stato aiutato nella sua salita dalla debolezza sui mercati delle ultime settimane, Infatti, l’oro essendo il bene rifugio per eccellenza, normalmente si apprezza nelle fasi di stallo e di indecisione geo-politica e i rialzi delle ultime sedute ne sono la conferma. Sulla scia degli ultimi rialzi l’oro potrebbe iniziare un ampio movimento rialzista che potrebbe condurlo verso l’ambizioso target in zona 2000$/oncia, ma prima sarà fondamentale superare con volumi le attuali resistenze poste in area 1910-1950 dollari/oncia. Al contrario, in caso di una rapida risoluzione della situazione ucraina è probabile assistere ad un ritorno della materia prima verso i 1830 $ oncia, principale supporto statico della materia prima
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Chiusura incolore ma sui massimi intraday per le borse europee dopo il core Pce Usa. A Piazza Affari, lieve flessione per il Ftse Mib
Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.