Indicatore economico mostra che la Cina è nei guai
In Cina il volume complessivo di beni trasportati dalla rete ferroviaria è sceso di oltre il 10% l’anno scorso. Si tratta del calo più cospicuo di sempre su base annuale. Secondo Reuters, che cita il settimanale finanziario cinese Caixin, i volumi dei treni per il trasporto delle merci sono scivolati del 10,5% a quota 3,4 miliardi di tonnellate.
Nel 2014 la contrazione era stata pari al 4,7% in Cina. Il trend è insomma sempre più negativo per gli affari commerciali della seconda economia al mondo.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.