Indici proliferano: 3,7 milioni contro 50mila azioni quotate
Le società ad azionariato diffuso sparse per il mondo sono solo una frazione del numero degli indici di riferimento, ovvero strumenti che tracciano l’andamento di un paniere diversificato di azioni. Negli ultimi 12 mesi al 30 giugno 2018 sono nati 438mila nuovi indici, secondo uno studio della Index Industry Assocition. Questi “panieri” sono spesso alla base di strumenti d’investimento a gestione passiva, ovvero che ricalcano in automatico l’andamento di un indice di riferimento.
In totale, esistono 3,7 milioni di indici a fronte di 50mila titoli azionari quotati: detta altrimenti, per ogni azione ci sono 114 indici.
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Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.