Istat: produzione fa un passo indietro su base mensile a marzo, rimbalza su base annuale
Marzo 2021 debole per l’industria italiana. L’Istat stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale sia diminuito dello 0,1% rispetto a febbraio, aggiungendo che nella media del primo trimestre la produzione segnato un rialzo dello 0,9% rispetto ai tre mesi precedenti. Corretto per gli effetti di calendario, a marzo, l’indice aumenta del +37,7% annuale (23 giorni lavorativi contro i 22 di marzo 2020).
CIn termini tendenziali, l’indice registra un incremento fortissimo, dovuto al confronto con i livelli eccezionalmente bassi di marzo 2020, quando furono adottato il primo lockdown. A marzo di quest’anno il livello dell’indice destagionalizzato resta inferiore dell’1,2% rispetto al valore di febbraio 2020, mese precedente l’inizio della pandemia”, conclude Istat.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.