Inflazione Cina non pervenuta, economia rischia deflazione? Il trend degli indici CPI e PPI di settembre
Rimane non pervenuta la crescita dell’inflazione in Cina, a conferma della ripresa fragile dell’economia del paese.
Nel mese di settembre, l’indice dei prezzi al consumo (CPI) è rimasto invariato su base annua, rispetto al rialzo dello 0,2% atteso dagli economisti intervistati da Reuters.
Il dato era salito dello 0,1% ad agosto, riportando il primo rialzo su base annua in tre mesi.
L’inflazione core – che esclude i prezzi dei beni energetici ed alimentari – è avanzata a settembre dello 0,8% su base annua, allo stesso ritmo di agosto.
L’altro parametro che monitora il trend dell’inflazione, ovvero l’indice dei prezzi alla produzione (PPI) – è sceso invece a settembre del 2,5% su base annua, peggio del calo pari a -2,4% stimato dal consensus, e dopo la flessione del 3% di agosto.
I dati alimentano il timore che l’economia cinese possa avviarsi verso una fase di deflazione.
Breaking news
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A settembre, i prezzi all’importazione in Italia hanno registrato una diminuzione dello 0,7% su base mensile e dello 0,5% su base annua, principalmente a causa del calo dei prezzi dei prodotti energetici. L’Istat evidenzia questo nuovo trend di ribasso che si discosta dall’aumento dell’1% osservato ad agosto, rendendo evidente l’influenza dei mercati energetici sull’economia italiana.
Samsung Electronics ha svelato un piano di riacquisto di azioni pari a 10.000 miliardi di won, con l’obiettivo di incrementare il valore per gli azionisti, da completare entro il 2025.
Lenovo Group ha registrato un aumento dei ricavi del 24% nel secondo trimestre dell’esercizio 2024-25, raggiungendo 17,9 miliardi di dollari. Il consiglio di amministrazione ha annunciato un acconto sui dividendi di 8,5 centesimi per azione. Il CEO, Yuanqing Yang, esprime fiducia nella crescita futura grazie all’innovazione nell’intelligenza artificiale ibrida.