Inflazione Usa: indice PPI accelera dello 0,8% a/a a luglio, oltre le attese. Occhio a componente core
Nel mese di luglio, l’inflazione degli Stati Uniti misurata dall’indice dei prezzi alla produzione (PPI) è salita su base annua dello 0,8%, decisamente al di sopra del rialzo pari a +0,2% di luglio (rivisto al rialzo dal +0,1% inizialmente reso noto).
Il ritmo di crescita è stato superiore anche alle attese degli analisti, che avevano previsto un aumento, su base annua, pari a +0,7%.
Escluse le componenti dei prezzi dei beni energetici e alimentari, l’indice PPI è salito del 2,4% su base annua, rispetto al +2,3% atteso, e allo stesso ritmo di giugno.
Su base mensile, il trend dell’inflazione misurata dall’indice PPI è stato di un aumento dello 0,3%, più del +0,2% stimato dal consensus.
La componente core è salita anch’essa, su base mensile, dello 0,3%, rispetto al +0,2% atteso anche in questo caso dagli analisti.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.
