Inps: oltre 63% pensionati percepisce meno di 750 euro
Sono più di 18 milioni le pensioni erogate dall’Inps (al netto delle delle gestioni dipendenti pubblici ed ex-Enpals) per una spesa complessiva di 196,8 miliardi di euro liquidata nel 2015. Questi i dati emersi dall’Osservatorio sulle pensioni dell’Inps, che hanno evidenziato anche come il 63,4% delle pensioni non supera i 750 euro, percentuale che sale al 77,1% nel caso delle donne. La soglia dei 750 euro è considerata un indice di povertà, che in questo caso, però va messo in relazione con il fatto che spesso viene percepito più di un assegno.
Le prestazioni di tipo assistenziale, quelle non legate ai contributi previdenziali, sono costituite per il 22,3% da pensioni e assegni sociali, il restante 77,7% delle prestazioni sono erogate ad invalidi civili sotto forma di pensione o indennità. Lo scorso anno, sono state liquidate 1.120.638 nuove prestazioni pensionistiche, il 51% di esse è di natura assistenziale.
Le prestazioni di tipo previdenziale, invece, sono costituite per il 66,1% da pensioni di vecchiaia, categoria che comprende anche le pensioni anticipate e di anzianità oltre che i prepensionamenti, erogate nel 55,4% dei casi a uomini. Il 7,4% sono invece pensioni di invalidità previdenziale (il 48,8% erogate a maschi), mentre il 26,5% pensioni ai superstiti (l’88,1% erogate a donne).
Breaking news
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.
A settembre, il surplus della bilancia commerciale dell’Eurozona ha raggiunto 12,5 miliardi di euro, superando le aspettative degli analisti. Le esportazioni hanno visto un leggero aumento, mentre le importazioni sono diminuite. L’interscambio commerciale all’interno dell’area euro è calato, mentre l’intera Unione Europea ha registrato un surplus di 9,6 miliardi di euro.
La Borsa di Tokyo ha terminato la giornata in calo, influenzata dalle politiche restrittive della Fed e dal crollo dei titoli tecnologici in Asia, seguendo Wall Street. Mentre le banche hanno limitato le perdite, l’indice Nikkei ha perso l’1,09% e il Topix lo 0,73%. La BoJ si prepara a un aumento dei tassi a dicembre. Hong Kong in ripresa, Shenzhen e Shanghai mostrano andamenti contrastanti.
Piazza Affari tra le peggiori d’Europa con impatto stacco divdiendi: oggi sono numerose le società del Ftse Mib impegnate nell’appuntamento cedola