Inps: un terzo dei pensionati con meno di 1000 euro al mese
Oltre un terzo dei pensionati in Italia ha un assegno mensile sotto i 1000 euro. Così afferma l’Inps nel consueto Rapporto annuale pubblicato oggi secondo il quale 5.195.000 pensionati hanno assegni inferiori a questa soglia potendo contare solo sul 12,6% della spesa pensionistica che nel 2019 ammontava a 294,3 miliardi.
“La stragrande maggioranza dei pensionati italiani non riesce a condurre una vita dignitosa e può considerarsi a tutti gli effetti “povera”, mentre aumenta il divario tra i redditi della categoria – afferma il Presidente del Codacons Carlo Rienzi – 1,6 milioni di pensionati, il 10,3% del totale, ha ricevuto nel 2019 un importo mensile inferiore a 500 euro, cifra al di sotto della soglia di povertà relativa fissata dall’Istat e pari nel 2018 a 657 euro per un nucleo di un solo componente”.
“Le pensioni italiane “da fame” non solo sono le più basse d’Europa, ma anche le più tassate – prosegue Rienzi – Basti pensare che un pensionato italiano che ha percepito una mensilità di 1.500 euro, ha corrisposto allo Stato 4.000 euro di tasse sulla propria pensione; in Spagna, a parità di pensione, si pagano 1.800 euro all’anno di tasse; nel Regno Unito 1.500 euro, in Francia 1.000 euro e in Germania appena 39 euro” – conclude Rienzi.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.