Intel valuta cessione della sua partecipazione in Mobileye
Intel sta considerando varie opzioni per la sua partecipazione nel fornitore di sistemi di guida automatizzati in difficoltà, Mobileye Global, secondo quanto riferito da persone a conoscenza della questione.
Il produttore di chip potrebbe disfarsi di parte del suo 88% in Mobileye sul mercato pubblico o tramite una vendita a terzi, stando a quanto riportato dalle fonti. Entro fine settembre il Cda di Mobileye si riunirà per considerare i piani di Intel.
Fondata nel 1999, Mobileye fornisce software e hardware per sistemi di guida autonoma. L’azienda con sede a Gerusalemme è diventata pubblica tramite un’offerta pubblica iniziale negli Stati Uniti nel 2022. Intel ha venduto parte della sua partecipazione in Mobileye l’anno scorso, raccogliendo circa 1,5 miliardi di dollari.
Se Intel procederà nel tentativo di raccogliere denaro, lo farà in un momento difficile. Le azioni Mobileye sono scese di circa il 71% quest’anno, lasciandola con un valore di mercato di circa 10,2 miliardi di dollari, e l’azienda si avvia verso una terza perdita annuale consecutiva.
Mobileye ha sofferto un contesto in cui i produttori di automobili hanno ridotto la produzione a causa di un eccesso di offerta post-pandemico in tutto il settore. Il mese scorso, ha tagliato le previsioni di fatturato e abbassato le sue proiezioni per il reddito operativo, aggiustato ben al di sotto di quanto previsto dagli analisti.
Le ultime riflessioni su Mobileye fanno parte di discussioni più ampie tra Intel e i suoi consulenti su come migliorare le performance e navigare nel periodo più difficile dei suoi 56 anni di storia. Bloomberg News ha riferito il mese scorso che l’azienda sta studiando una gamma di scenari strategici, incluse potenziali fusioni e acquisizioni.
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OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.