Intesa Sanpaolo: “con spread a 400 nessun aumento di capitale”
Intesa Sanpaolo smentisce le ipotesi di un possibile aumento di capitale dell’istituto qualora lo spread dovesse raggiungere quota 400 punti, soglia che uno studio di una blasonata banca internazionale ha indicato, la scorsa settimana, come la ‘linea di non ritorno’ per nuovi aumenti di capitale.
‘Non si capisce perché con lo spread a 400 si debbano fare aumenti di capitale: noi certamente non ne abbiamo bisogno‘ osserva il chief financial officer di Intesa Sanpaolo Stefano Del Punta interpellato sulle conclusioni indicate nello studio della banca straniera.
Del Punta si dice certo che anche le altre grandi banche italiane siano nella stessa condizione di sicurezza di Intesa con uno spread a 400.
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Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.
A settembre, il surplus della bilancia commerciale dell’Eurozona ha raggiunto 12,5 miliardi di euro, superando le aspettative degli analisti. Le esportazioni hanno visto un leggero aumento, mentre le importazioni sono diminuite. L’interscambio commerciale all’interno dell’area euro è calato, mentre l’intera Unione Europea ha registrato un surplus di 9,6 miliardi di euro.
La Borsa di Tokyo ha terminato la giornata in calo, influenzata dalle politiche restrittive della Fed e dal crollo dei titoli tecnologici in Asia, seguendo Wall Street. Mentre le banche hanno limitato le perdite, l’indice Nikkei ha perso l’1,09% e il Topix lo 0,73%. La BoJ si prepara a un aumento dei tassi a dicembre. Hong Kong in ripresa, Shenzhen e Shanghai mostrano andamenti contrastanti.