Intesa Sanpaolo vara buyback da 3,4 miliardi, dividend payout al 70%
Il nuovo piano d’impresa 2022-2025 del gruppo Intesa Sanpaolo mira a creare oltre 520 miliardi di euro di valore per tutti gli stakeholder. Sono previsti per gli azionisti oltre 22 miliardi di euro per il 2021-2025 da dividendi cash con payout ratio al 70% in ciascun anno del Piano e buyback di 3,4 miliardi nel 2022.
Per le famiglie e le imprese è indicato nuovo credito a medio-lungo termine erogato all’economia reale per 328 miliardi di euro, di cui 285 miliardi in Italia; per le persone del Gruppo: spese del personale per 26,5 miliardi di euro; per i fornitori: acquisti e investimenti per 17 miliardi di euro; per il settore pubblico: imposte (dirette e indirette) per 15 miliardi di euro; per il social lending: nuovo credito a supporto di attività nonprofit e di persone vulnerabili e giovani per 25 miliardi di euro; per le persone in difficoltà, i giovani e i senior: investimenti e donazioni per circa 500 milioni di euro; per l’ambiente: nuovo credito alla green economy, all’economia circolare e alla transizione ecologica per 88 miliardi di euro, con un forte focus sul supporto alla transizione ecologica alle aziende corporate e alle piccole e medie imprese.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.