Investitori affamati di oro, domanda sale ai massimi da tre anni
Cresce la fame di oro tra gli investitori. Lo dimostra l’andamento della domanda del metallo prezioso, che ha toccato il massimo da tre anni nella prima metà del 2019 per via della dalla richiesta delle banche centrali e degli investitori finanziari, secondo il rapporto del World Gold Council (CMO) pubblicato oggi. Nel complesso la domanda è salita dell’8% rispetto a quella del primo semestre del 2018 a 2.181,7 tonnellate.
La spinta verso il bene rifugio rappresentato dall’oro, secondo gli esperti, viene dai rischi globali che potrebbero essere innescati dalle tensioni nel Golfo Persico e tra Cina e Usa, dai conflitti commerciali.
Breaking news
Wall Street ha aperto con un lieve rialzo, influenzata da dati sull’inflazione e speculazioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. Il dollaro si rafforza, mentre il petrolio registra un aumento significativo.
Negli Stati Uniti, il numero di richieste di sussidi di disoccupazione ha visto una diminuzione significativa, segnando il livello più basso da maggio. Questo dato sorprende positivamente le aspettative degli analisti.
La Commissione europea ha imposto a Booking Holdings di adeguarsi al Digital Markets Act, modificando il ruolo di Booking.com nel settore turistico. Le aziende ora possono differenziare prezzi e condizioni su diversi canali di vendita online, promuovendo una maggiore equità e apertura nel mercato digitale.
Siemens ha registrato una notevole crescita nel quarto trimestre, con ordini e ricavi in aumento. L’utile netto ha raggiunto un massimo storico, e l’azienda ha proposto un aumento del dividendo. Nonostante una diminuzione degli ordini su base annua, la performance complessiva è stata forte grazie a un eccellente flusso di cassa.