Iran: non accettiamo pressioni, è nostro diritto produrre più petrolio
La produzione di petrolio da parte dell’Iran non subirà rallentamenti, anzi. Il ministro iraniano del Petrolio, Bijan Zanganeh, in arrivo a Vienna per la riunione dell’Opec, ha dichiarato:
Non accettiamo nessuna discussione sull’aumento della produzione iraniana dopo la revoca delle sanzioni: è nostro diritto produrre più greggio
Le pressioni internazionali, dovute alla caduta dei prezzi del barile che erodono il mercato di molti produttori occidentali, sono quindi ripudiate dall’Iran, nonostante la revoca delle sanzioni internazionali.
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Seduta perlopiù positiva per le borse europee. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,2% a 33.294 punti
Wall Street apre in positivo, con Nvidia che registra un aumento del 4,8% dopo un inizio negativo nel premercato. Il titolo ha raggiunto un nuovo record, mentre le tensioni tra Russia e Occidente continuano a influenzare i mercati. Inoltre, l’attenzione è rivolta alle prossime decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse.
Sarà operativo entro la fine del 2026 e andrà ad aggiungersi agli altri 16 già esistenti
Negli Stati Uniti, il numero di lavoratori che hanno richiesto per la prima volta i sussidi di disoccupazione è diminuito a 213.000, il valore più basso da maggio. Le aspettative erano di 220.000 richieste. Il totale dei lavoratori che ricevono sussidi è invece aumentato leggermente, raggiungendo 1.908.000 unità.