Isis: dimezzati i salari dei foreign fighters
RAQQA (WSI) – Taglio ai salari dei foreign fighters per “circostanze eccezionali”, ossia i continui raid aerei sui pozzi petroliferi dell’Isis, principale fonte di finanziamento per il sedicente Stato islamico. Questo si legge in un documento diffuso a Raqqa dal “Bayt Mal”, il “ministero delle finanze” del califfato.
Il taglio del 50% riguarda “tutti i mujaeddin, senza eccezione, qualunque sia lo status” del combattente inoltre gli stipendi “continueranno ad essere versati con scadenza quindicinale.
A essere colpiti ultimamente dalla coalizione internazionale proprio i giacimenti petroliferi controllati dai jihadisti e l’11 gennaio scorso i caccia americani hanno centrato un deposito di denaro a Mosul.
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A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
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