Isis, Europol lancia l’allarme: rischio di nuovi attentati in Europa
STRASBURGO (WSI) – Potranno esserci nuovi attacchi dell’Isis in Europa. A dirlo l’Europol in un suo rapporto diffuso oggi secondo cui i terroristi potrebbero colpire con autobombe e attacchi kamikaze in quei paesi che fanno parte della coalizione a guida americana in Siria e Iraq. Così si legge nel rapporto:
“Valutazioni di alcuni servizi di intelligence indicano che diverse decine di persone dirette dall’Isis potrebbero essere attualmente presenti in Europa con la capacità di commettere attacchi terroristici”.
E su chi afferma che in Italia ci sono timori per attacchi in vista del voto di domenica 4 dicembre per il referendum risponde il ministro degli Interni Angelino Alfano.
“Sono domande da affidare alla più grande cautela e prudenza. Lavoriamo giorno e notte con le nostre forze dell’ordine e la mia risposta è: non più di tutti gli altri giorni dell’anno. Siamo un Paese esposto come tutti gli altri Paesi che dalle torri Gemelle in poi compongono la coalizione anti-terrorismo e fin qui la prevenzione ha funzionato”.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.