Istat, fatturato dell’industria in aumento a gennaio
Il fatturato dell’industria a gennaio è aumentato del 2,5% rispetto al mese precedente, con una crescita più ampia sul mercato estero (+5,0%) e meno marcata su quello interno (+1,2%). Nella media degli ultimi tre mesi l’indice complessivo rimane stabile rispetto ai tre mesi precedenti. E’ quanto ha rilevato l’Istat.
Tutti i raggruppamenti principali di industrie, a gennaio, hanno registrato aumenti su base mensile: +7,8% l’energia, +3,2% i beni intermedi, +1,9% i beni strumentali e +1,4% i beni di consumo.
Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 19 contro i 21 di gennaio 2020), il fatturato totale diminuisce nel confronto con il gennaio 2020 dell’1,6%, con cali dell’1,3% sul mercato interno e del 2,2% su quello estero.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.