Istat: indicatore anticipatore segna nuova flessione, continua fase di debolezza
In Italia, il recente andamento del settore manifatturiero conferma la fase di difficoltà di tenuta dei livelli produttivi. Lo dice oggi l’Istat nella sua nota mensile sull’andamento dell’economia italiana in cui rende noto come l’indicatore anticipatore ha segnato una nuova flessione, suggerendo il proseguimento dell’attuale fase di debolezza del ciclo economico italiano.
L’occupazione si è mantenuta sui livelli dei mesi precedenti e il tasso di disoccupazione ha segnato una lieve diminuzione. Sebbene il tasso di occupazione sia tornato sui livelli pre-crisi, soprattutto per effetto del significativo aumento di occupati temporanei, il processo di riduzione della disoccupazione appare ancora lento. La riduzione dei prezzi dei beni energetici ha contributo al forte rallentamento dell’inflazione italiana e di quella dell’area dell’euro. Il differenziale rimane a nostro favore in tutti i principali raggruppamenti, ad eccezione dell’energia. A dicembre, l’indice del clima di fiducia dei consumatori ha segnato un ulteriore calo diffuso a tutte le componenti: le aspettative per il futuro hanno registrato la diminuzione più sostenuta e le attese sulla disoccupazione sono aumentate. Nello stesso mese, anche la fiducia delle imprese è peggiorata in tutti i settori economici a esclusione del commercio al dettaglio.
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Le borse americane iniziano la giornata in ribasso a causa di dati macroeconomici deludenti e un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato. Il deficit commerciale degli Stati Uniti è cresciuto oltre le aspettative, mentre l’attenzione si sposta sulle scorte di greggio e gas.
Il deficit della bilancia commerciale degli Stati Uniti ha registrato un incremento del 4,7% a novembre, superando le previsioni degli analisti. Il dipartimento del Commercio ha riportato un deficit di 102,86 miliardi di dollari, contro stime di 101,2 miliardi. L’aumento è dovuto principalmente a un incremento delle importazioni, che hanno raggiunto 279,2 miliardi di dollari.
Nel 2024, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, insieme agli assessorati regionali, ha approvato 25 progetti di sviluppo della rete elettrica nazionale, gestiti da Terna, per un totale di oltre 2,3 miliardi di euro. Questi progetti, tra cui Elmed, Adriatic Link e Bolano-Annunziata, porteranno benefici ambientali, sociali ed economici, riducendo l’impatto paesaggistico e liberando territorio.
La Banca Mondiale ha rivisto al rialzo le stime di crescita economica della Cina per quest’anno e il prossimo, segnalando però preoccupazioni per la fiducia dei consumatori e il settore immobiliare. Le sfide interne e l’imminente aumento dei dazi USA potrebbero influenzare la crescita futura.