Istat: luglio in ripresa per l’occupazione, ma il COVID ha bruciato 500 mila posti
Dopo sette mesi di crollo, a luglio l’occupazione è tornata a salire, segnando una crescita, sul mese, di 85mila posizioni.
Si tratta quasi esclusivamente di occupati permanenti (con contratti a tempo indeterminato).
Il tasso di occupazione è risalità al 57,8%, + 0,2 punti percentuali. Da febbraio 2020, inizio pandemia, il livello dell’occupazione è sceso di quasi 500mila unità mentre le persone in cerca di lavoro sono cresciute di circa 50mila, a fronte di un aumento degli inattivi di quasi 400mila persone.
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Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.