Istat: nel primo trimestre -101 mila occupati, forte diminuzione tra i contratti a termine
Peggiora il mercato del lavoro italiano. Nel primo trimestre dell’anno, il numero di persone occupate ha segnato un calo di 101 mila unità (-0,4%) rispetto al trimestre precedente. Alla crescita dei dipendenti a tempo indeterminato (+50 mila, +0,3%) si contrappone la rilevante diminuzione di quelli a termine (-123 mila, -4,1%) e quella, meno accentuata, degli indipendenti (-28 mila, -0,5%).
Il tasso di occupazione è pari al 58,8%, in diminuzione di 0,2 punti rispetto al quarto trimestre 2019.
Lo rileva l’Istat, sottolineando che le dinamiche del mercato del lavoro nel primo trimestre risentono, a partire dall’ultima settimana di febbraio, “delle forti perturbazioni indotte dall’emergenza sanitaria”. Nell’andamento tendenziale, rallenta la crescita del numero di occupati, +52 mila rispetto al primo trimestre 2019 (+0,2%, ).
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.