Istat, vendite al dettaglio in calo a dicembre
Si raffreddano i consumi degli italiani: secondo quanto rileva l’Istat, le vendite al dettaglio sono diminuite dello 0,7% a dicembre, rispetto al mese precedente. Un calo che ha colpito nella medesima misura beni alimentari e non alimentari. Su base annua il calo è dello 0,6% in valore e dello 0,5% in volume.
Nell’ultimo trimestre dell’anno l’incremento delle vendite al dettaglio è stato dello 0,1% in valore e dello 0,3% in volume; in questo caso “le vendite di beni alimentari hanno registrato una variazione negativa dello 0,3% in valore e dello 0,1% in volume, mentre quelle di beni non alimentari aumentano dello 0,2% in valore e dello 0,5% in volume”.
“Il valore delle vendite al dettaglio registra un lieve aumento per la grande distribuzione (+0,2% anno su anno) e una marcata flessione per le imprese operanti su piccole superfici (-2,2%)”, scrive l’Istat.
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La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.
La banca centrale russa ha deciso di mantenere il tasso di riferimento al 21%, contrariamente alle aspettative di un aumento. L’inflazione elevata ha portato l’indice dei prezzi al consumo all’8,9% a novembre. Altre banche centrali, come la BCE e la Federal Reserve, hanno invece effettuato modifiche ai tassi.
A ottobre, l’industria italiana ha visto un aumento del fatturato dello 0,5% in valore e dello 0,8% in volume, trainato dal mercato interno, mentre il mercato estero ha registrato una flessione. Su base annua, si osserva un calo generale del fatturato, nonostante un giorno lavorativo in più rispetto all’anno precedente.
La Borsa di Tokyo conclude la sessione in ribasso a causa delle preoccupazioni legate alle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e ai conflitti in Medio Oriente. Anche i dati sull’inflazione superiore alle attese hanno influenzato negativamente il mercato, impattando sui titoli bancari. L’indice Nikkei e il Topix registrano flessioni.